Carissime,
sono i tempi della
moneta elettronica e delle carte prepagate e la parola "baratto" quasi è scomparsa dai
vocabolari.
Ma per la nota teoria dei corsi e ricorsi - cara, vecchia amica
filosofia, mai abbastanza ti si frequenta, ti si vive accanto - è arrivato anche
per lei il momento di tornare in auge. Forse a favorire questo ritorno ha contribuito
anche il vento della cosiddetta crisi, ma tant'è che oggi sulla bocca di molte
fashioniste del web, ma non solo del web, corre il termine
"swapping", anglicismo raffinato il significato del quale - a conti
fatti - è per l'appunto baratto.
Siamo dalle parti di un do ut des
conosciuto fin dalla notte dei tempi, di un qualcosa di veramente bello e gratificante, ovviamente
se varca le barriere di un mero utilitarismo e diviene libera condivisione di
emozioni e dell'impagabile gusto della scoperta. Proprio di ciò parla la
storia che voglio raccontarvi, protagonisti assoluti due t-shirt e tre
segnalibri.
Tutto è partito dal classico tira e
molla -qualcuno proprio non vuol farvi pagare qualcosa che vi dà e voi invece
che volete assolutamente pagarlo.
Chissà quante volte vi è capitata
una faccenda del genere!
Il qualcuno in questione è una mia
cara amica, tra parentesi ragazza dalle doti creative davvero notevoli, la
quale avendomi portato due meravigliose t-shirt stile wild life raffiguranti un
lupo ed un'aquila, per nessun motivo - è del segno del Toro, ci siamo capite,
tosta - voleva accettarne il pagamento.
Dopo qualche minuto di naturale
tergiversazione, lei medesima -confermando la capacità d'inventiva della quale
parlavo sopra- tira fuori dal cilindro un gran bel coniglio: "Vorrà dire
che le magliette le paghi con dei segnalibri fatti a mano da te".
All
right, un sorriso, una bella stretta di mano, l'accordo è fatto.
Ed ecco che l'arte antica del baratto magicamente rivive.
Parte la fase creativa,
pensare, immaginare, fare.
Un idea, ma non
convince, un'altra, un’altra ancora… poi prendo un cartoncino colorato, del
filo di pura seta, bene, ci siamo.
Questo è il risultato.
Segnalibri ricamati
Il tris di segnalibri Kouyou*.
Foglie stilizzate ricamate tono su tono direttamente sul cartoncino: la brillantezza della seta esalta sensibilmente le linee essenziali del disegno.
Questi oggetti sono realizzati prima con il cuore che con le mani. Ecco perchè la confezione regalo minimal-chic è accompagnata da un augurio da cuore a cuore - shin de shin - di tante, di infinite letture.
Lo penso con tutta me stessa, leggere è un atto rivoluzionario che ci migliora e ci cambia dentro e fuori.
Coraggio, oggi più che mai, siate creative!
A presto, Melissa
* E' una parola giapponese che vuol dire "foglie che diventano rosse", alludendo al fenomeno autunnale della caduta delle foglie. Poeticamente incarna la struggente bellezza di questa stagione intensa e romantica.
2 commenti:
Veramente bellissimi, Melissa!
Sono essenziali, puliti e trovo perfetta l'idea di usare lo stesso colore sia per il cartoncino che per il filo: la luce catturata dalla seta fa tutto il resto.
Complimenti davvero, la tua amica ne sarà entusiasta!
Bacio,
Cristina
Cristina, grazie per le belle parole. Le strade della creatività riservano spesso delle piacevoli sorprese: riguardando i segnalibri appena ultimati, per una pura assonanza di stile prima che di soggetto, il pensiero è giunto a te ed alle tue meravigliose foglie...
Shin de shin,
Melissa
Posta un commento