Carissime amiche,
aveva perfettamente
ragione Oscar Wilde “L’unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi”.
Qualche mese fa,
durante una delle mie solite scorribande in uno di quei negozi di filati
talmente forniti che davvero
rappresentano il paese di bengodi per tipe creative come noi, mi sono trovata
tra le mani il piccolo tesoro di 500 grammi di lana mohair, quanto mai soffice,
sottile ed impalpabile al tatto.
E’ stato un vero e proprio coup de foudre, una
tentazione irresistibile alla quale senza un attimo d’esitazione ho detto
all’istante sì, compiaciuta e soddisfatta al massimo del mio bottino.
Love is…portare
a casa un sogno morbido, giallo come il
sole mediterraneo di questa splendida primavera -da qualche tempo non so perché
ma mi accade di avere una particolare predilezione per il colore giallo, lo amo
in tutte le gradazioni, ma il giallo oro mi fa letteralmente impazzire- poi
girare e rigirare tra le mani i gomitoli, sognando, pensando, elaborando progetti e realizzazioni, innamorarsi al volo
di un’idea per poi scartarla repentinamente affermando: non sei degna di questo
filato!
Volevo realizzare un
qualcosa di unico, qualcosa che trasmettesse l’energia del sole, che risultasse
avvolgente, perfettamente in grado di mantenere la stupenda sensazione di
leggerezza del filato.
Amiche, come ritengo
ognuna di voi, nel tempo ho sviluppato un mio particolare metodo per agevolare
il processo creativo. Lessi non so dove che Leonardo da Vinci si metteva
davanti ad un braciere ardente e guardando il crepitio delle fiamme sviluppava
idee su idee. Il metodo sembra aver funzionato… Io, molto più modestamente, preparo
una tazza del mio tè verde preferito, lascio fluire libero il pensiero e resto
in fiduciosa attesa che dall’iperuranio dell’handmade giunga fino a me l’idea
giusta.
Ed il miracolo è avvenuto anche
stavolta. Una sera ho preso in mano la forcella e l’uncinetto e mi sono messa
all’opera con una certa alacrità. E’ stato un lavoro lungo e davvero impegnativo, reso più difficoltoso
dallo spessore sottile della lana, ma il risultato più che soddisfacente ha
ripagato tutta la fatica.
Et voilà mesdames,
ecco la stola Raggio di Sole.
L’ho chiamata così perché indossata dona una
sensazione di piacevole tepore risultando talmente leggera che credetemi, quasi
non si sente. La sensazione è davvero simile a quella di quando ci lasciamo
dolcemente scaldare da un raggio di sole primaverile.
Per quelle fra voi che vogliono cimentarsi a realizzarla, qualche indicazione tecnica.
E’ realizzata in moduli alternati: uno fatto con la forcella e l’altro, a moduli, con l’uncinetto.
Infine per tutte voi, una dedica davvero speciale: una bellissima ed evocativa poesia di Umberto Saba, per scaldarci il cuore in attesa del Sole dell’estate imminente.
Meriggio d’estate
Silenzio!
Hanno chiuso le verdi
persiane delle case.
Non vogliono essere invase.
Troppe le fiamme
della tua gloria, o sole!
Bisbigliano appena
gli uccelli, poi tacciono, vinti
dal sonno. Sembrano estinti
gli uomini, tanto è ora pace
e silenzio…
Quand’ecco da tutti
gli alberi un suono s’accorda,
un sibilo lungo che assorda,
che solo è così: le cicale.
Coraggio, siate creative!
A presto, Melissa
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